La trasmissione Report di Milena Gabanelli linkata per chi non riesce a visualizzare dal sito Rai.tv causa “malfunzionamento” dello script silverlight …
09/06/2003
Mio padre è morto sputando sui muri della cucina perché non riusciva a controllare il suo corpo. Si vergognava perché in una casa di 70 metri non ti puoi nascondere. Da mesi per lui pranzo e cena erano solo un sacchetto di plastica molle, molto costoso, da attaccare a quel tubo che gli usciva dal copro, necessitando l’aiuto proprio di quelle persone alle quali lui avrebbe voluto mostrarsi forte e bello come era sempre stato. I miei compagni di scuola avevano papà avvocato, professore universitario, pittore, la mia migliore amica aveva il padre che era consigliere regionale e quando eravamo in ritardo a volte ci accompagnava a scuola il motoscafo riservato; io no, io ero figlia di un operaio, e quante espressioni ho visto quando con candore dicevo di abitare a Marghera. Abito ancora qui, mio padre riposa in un cimitero circondato dai tralicci dell’Enel, in un terreno confinante con altri che nascondono rifiuti tossici.
Quelli che hanno giudicato probabilmente hanno un bagno più grande di quello che aveva mio padre quando vi si nascondeva per non renderci partecipi dei sintomi del suo male; quanto a coscienza e dignità non lo so.
Era la lettera scritta ad una trasmissione radiofonica dalla figlia di una delle vittime del petrolchimico di Porto Marghera. La puntata di questa sera, che affronterà tanti argomenti diversi fra loro, è dedicata a tutte le persone che hanno subito un torto irreparabile e non riescono ancora a trovare le parole o il coraggio per rompere il silenzio.
