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12/04/2011 Cosa si può dire di Bansky se non che si vorrebbero graffiti cosi’ ovunque? Porta messaggi di pace, ma anche di poesia pura.  

12/04/2011 L’ho intitolato cosi’ perche’ queste sono delle foto rielaborate che mi fanno pensare ad un reperto archeologico ritrovato da qualche nostro pronipote tra un centinaio d’anni. Un po’ sgualcite, sdrucite e sporche, ma intense. Mi auguro che vi piacciano come sono piaciute a me.  

  11/04/2011 Un artista della fotografia. Donne, bambini e anziani trasformati in angeli. Affascinante, quasi mistico.  

09/04/2011 E’ una pittrice madrilena, ancora relativamente giovane, sulla quarantina ed e’ anche un’autodidatta. Le sue “Finestre dell’anima” mi hanno affascinato subito. I volti delle sue donne sono dolci e tristi, i suoi abbracci appassionati sono quanto di più espressivo abbia visto di recente.  

08/04/2011 Mi diverte questa pittrice russa, che mette un uomo sullo stenditorio e lo fa pestare da una donna( la moglie?) con il battipanni…poco ho trovato di lei, ancora troppo giovane. Staremo a vedere come evolvera’ questo talento.  

08/04/2011 Non so perche’ questa artista scelga di rappresentare le sue figure senza faccia, ma nonostante l’assenza di occhi, naso e bocca, essi esprimono ugualmente una grande  

08/04/2011 Ho sempre adorato i suoi quadri, i colori, le atmosfere sognanti. Mi ricorda, nella pittura, cio’ che si prova leggendo i romanzi di Salgari. Un mondo sconosciuto, ricreato con la forza della creativita’ e della fantasia a migliaia di chilometri di distanza  

07/04/2011 Un altro bellissimo reportage di Bruce Davidson, dopo quello sulla “Subway” newyorkese. Qui si e’ addentrato nelle gang di adolescenti anni ’60. Picchiavano, rubavano, usavano alcool e coltelli. Ma sarebbe andata anche peggio negli anni a venire, con l’arrivo della droga.  

06/04/2011 Strani compagni di viaggio quelli che ha immortalato Bruce Davidson- un altro mago della macchina fotografica- viaggiando nella metropolitana di New York: belle ragazze e barboni, suonatori ambulanti e gang e poi tante coppiette appartate. Un bellissimo reportage…  

06/04/2011 Una di quelle fotografe “di strada” che agli studi e alle luci artefatte ha preferito sempre la luce del giorno e le vie di New York. Con un amore particolare, come vedrete nel video, per le zone piu’ degradate, i ghetti. Le foto spaziano dagli anni ’40 agli anni ’70. La Levitt e’ considerata una delle piu’ grandi fotoreporter …