
27/03/2012
Richard Gerstl è il figlio “sfortunato” della secessione viennese. Ebbe infatti una vita brevissima (1883-1908: 25 anni). Morì suicida dopo un amore sfortunato con la moglie di quello che era stato il suo grande amico ed estimatore: Arnold Schoenberg. Quando Mathilde dopo una breve fuga con lui decise di tornare in famiglia, lui si uccise nel suo studio. Di lui naturalmente ci resta pochissimo: 60 oli in tutto. Alcuni davvero bellissimi, almeno uno (c’è nel video) un capolavoro assoluto. Si tratta dell’uomo con il lenzuolo bianco e lo sfondo azzurro che è poi il suo autoritratto. Qui, come in alcuni altri quadri, i volti sono aureolati, quasi delle presenze mistiche. C’è grande fascino in tutte le sue composizioni, le ultime che vedrete qui sono invece dedicate alla famiglia Shoenberg.